L’iniziativa di scavi, sostenuta dalla Fondazione Cultura e Arte, è volta a riportare alla luce le vestigia dell’antica civiltà sumera (vicino a Ur), che si suppone sia il primo centro di aggregazione urbana dell’Umanità, ed è realizzata in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma.
Vista del Mound 1 di Eridu da SE, con il tell (collina) della Ziqqurat costruita nel XXI sec. a.C. Resti della casa della missione irachena guidata dal famoso archeologo Fuad Safar, che tra il 1946 e il 1949 fece tre importanti missioni archeologiche sul sito. La casa fu costruita utilizzando mattoni di recupero dalla Ziqqurat, alcuni dei quali furono portati anche da Ur. Il sito, prima dell’inizio dei lavori di scavo della missione italo-franco-irachena, è stato controllato per la presenza di residuati bellici del periodo delle due Guerre del Golfo, nel 1991 e il 2001, e è stato dichiarato privo di ogni rischio. Nella foto si può vedere la carcassa di un mezzo blindato distrutto durante la prima guerra e in secondo piano una postazione, oggi divelta, per la protezione del sito che i Carabinieri eressero nel 2003. Pulizia a casa-missione del Chiodo di argilla iscritto in sumerico relativo al sovrano Nur-Adad, che ha regnato sulla città di Larsa e che ha regnato all’inizio del XVIII sec. a.C. Il gruppo della missione del 2019 (il direttore F. D’Agostino è il quinto in piedi da sinistra, mentre P. Quenet, dell’Università di Strasburgo, direttore di campo, è alla sua destra). Ghani Mohsen preziosissimo collaboratore della missione, la cui casa si trova da generazioni all’interno della città archeologica di Ur. Un momento durante lo scavo della Trench 2, relativa al Cimitero del periodo Ubaid (V-IV millennio a.C.). Un momento durante lo scavo della Trench 1, relativa al muro di contenimento in pietre di calcare fatto erigere molto probabilmente dal sovrano di Larsa Nur-Adad nel XVIII sec. a.C. Chiodo di argilla reperito dalla missione nel muro di contenimento paleo-babilonese recante una iscrizione del sovrano Nur-Adad, sovrano della città di Larsa, che fece importanti lavori di restauro della città nel XVIII sec. a.C.