Alphonse Muncha – Un trionfo di bellezza e seduzione
La mostra più attesa dell’anno, il fascino dell’Art Nouveau, i capolavori di Alphonse Mucha e un’ospite di eccezione: la “Venere” di Botticelli.
È la mostra “Alphonse Mucha. Un trionfo di bellezza e seduzione”,
dall’8 ottobre 2025 a Palazzo Bonaparte.
Oltre 150 opere per una esposizione unica, un omaggio al fascino femminile e alla meraviglia delle immagini, capaci di oltrepassare epoche e confini e di creare ponti di dialogo universali.
Presentata in anteprima internazionale nel luogo d’elezione delle più grandi mostre d’arte in Italia, la mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia con la Mucha Foundation e i Musei Reali di Torino, in partnership con Generali Valore Cultura, ed è curata da Elizabeth Brooke e Annamaria Bava, con la direzione scientifica di Francesca Villanti.
Main partner della mostra la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, con Poema.

Afferma la Prof.ssa Alessandra Taccone, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, main partner della mostra: «Questo inizio d’autunno vede rinnovarsi la partnership di successo tra la Fondazione Terzo Pilastro e Arthemisia – dopo le grandi mostre di Botero, Munch ed Erwitt – nel segno di Alphonse Mucha, protagonista di spicco dell’Art Nouveau e cantore raffinato della bellezza e dell’eleganza femminili. Artista poliedrico, il quale si è cimentato, oltre che con la litografia e la pittura, anche con la fotografia, la scenografia, il design e la pubblicità, Mucha ha influenzato sensibilmente i linguaggi espressivi dell’Europa di inizio Novecento, interpretando con il suo stile iconico lo slancio progressista di un’epoca di grande rinnovamento sociale, economico e tecnologico. Le sue donne, conosciute in tutto il mondo, sono ammalianti, determinate, moderne nelle espressioni, nelle pose e nella gestualità: in una parola, sono protagoniste e non comprimarie. Ma ciò che a mio parere rende grande Mucha, oltre al fatto di aver portato l’arte nelle strade trasformando in capolavori i manifesti promozionali di spettacoli o prodotti di consumo, è l’alto valore etico che egli assegnava alla creazione artistica: portatrice di un messaggio universale, accessibile a tutti e di immediato impatto, soprattutto capace di veicolare contenuti di spessore concettuale – come quelli legati al suo patriottismo – grazie ad un registro leggiadro e seducente, filtrato dai canoni dell’estetica, dell’edonismo, del decorativismo.».
Il-Mattino
Il-Tempo
Finanza-La-Stampa
Finanza-La-Repubblica
Italpress
Askanews
Teleborsa