Alle fasi finali la quarta edizione del progetto MediterranEU: i progetti vincitori

Alle fasi finali la quarta edizione del progetto MediterranEU: i progetti vincitori

Ridare vita alle vecchie biciclette ferme in garage, donarle alla casa-famiglia di Quartu e promuovere l’uso collettivo delle due ruote per ridurre il traffico e l’inquinamento. E ancora, diminuire il consumo della plastica con l’installazione di fontanelle con acqua potabile in città garantendo l’approvvigionamento ai cittadini a costi più bassi.
Sono la mobilità sostenibile, la salute e il risparmio idrico gli obiettivi dei due progetti vincitori della tappa di Quartu Sant’Elena del progetto europeo “MediterranEu – Giovani che cambiano il mondo”, format realizzato e implementato dall’associazione “Rumundu”, fondata da Stefano Cucca, e supportato dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, con la collaborazione della Fondazione Alghero, del Comune di Quartu Sant’Elena, del Comune di Alghero e dell’associazione Rondine Cittadella della Pace.
Due team quasi completamente al femminile del liceo Motzo di Quartu per i progetti che la giuria ha scelto di far proseguire con il percorso formativo a Bruxelles, in autunno.
“Con la Fondazione Terzo Pilastro sono al fianco dell’associazione Rumundu ormai da quattro anni, per supportare ed implementare questo progetto che ha dimostrato, nel tempo, di essere assolutamente innovativo, strategico e di elevato impatto sociale. – commenta F. M. Emanuele, presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale – Il progetto ‘MediterranEu’ coniuga la formazione avanzata dei giovani sulle tematiche più attuali della nostra epoca, con l’esigenza sempre più imprescindibile di realizzare buone pratiche di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, creando in questa maniera terreno fertile per la nascita di nuove startup e di un’imprenditoria giovanile competente, responsabile e consapevole delle sfide globali che ci apprestiamo ad affrontare”. Un grande valore aggiunto il fatto di formare anche 12 giovani provenienti da zone di conflitto dell’area mediterranea, dando loro l’opportunità di approfondire tematiche fondamentali quali la mediazione dei conflitti e la sostenibilità ambientale, secondo il principio a me caro, e oggi più che mai indispensabile, che consiste nel promuovere lo sviluppo economico e sociale all’interno dei Paesi che ne hanno reale necessità”.


Rumundu-1


Rumundu-2


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